Fish
consumption and early atherosclerosis in middle-aged men
Nakamura Y et al.
Metabolism. 2007 Aug;56(8):1060-4
Numerosi
studi epidemiologici hanno riscontrato un effetto benefico del consumo
di pesce nei confronti delle patologie e della mortalità
coronarica, della morte cardiaca improvvisa e della mortalità
in generale. Per verificare se tale protezione sia dovuta allazione
antiaterosclerotica degli acidi grassi omega-3 contenuti nel pesce,
uno studio pubblicato su Metabolism ha ricercato unassociazione
tra il consumo di pesce e lo sviluppo di aterosclerosi in 250 uomini
giapponesi (età 40-49 anni), liberi da patologie cardiovascolari.
Tutti i partecipanti hanno compilato un questionario relativo allo
stile di vita e alle abitudini alimentari, riferito in particolare
alla frequenza con cui consumavano pesce: 103 hanno dichiarato di
mangiarlo 4 o più volte la settimana. La misurazione dello
spessore del complesso intima-media della carotide (indicatore della
presenza di malattia aterosclerotica) ha evidenziato una maggiore
predisposizione nei confronti dello sviluppo di aterosclerosi in
coloro che consumavano le minori quantità di pesce, rispetto
ai maggiori consumatori (0,623 mm contro 0,605mm). Tale differenza
nello spessore della parete carotidea è rimasto invariato
in seguito a una seconda analisi dei dati che tenesse conto di alcuni
fattori quali letà, la circonferenza addominale, labitudine
al fumo, il consumo di alcool, la presenza di diabete e lassunzione
di farmaci; mentre tenendo conto dei valori di colesterolo LDL,
HDL, trigliceridi e proteina C reattiva, le differenze tra i due
gruppi di consumatori svaniscono. Secondo gli autori questo risultato
sta ad indicare un effetto protettivo del consumo di pesce nei confronti
dellaterosclerosi, dovuta probabilmente allazione di
tipo antinfiammatorio di alcuni componenti del pesce stesso (omega-3).
To
investigate the association between fish consumption and early
atherosclerosis, we analyzed the relationship between fish consumption
and average intima-media thickness (AveIMT) by carotid ultrasound
in middle-aged Japanese men. Participants were 250 randomly selected,
community-based Japanese men aged 40 to 49 years without a prior
history of cardiovascular disease. AveIMT was calculated from
the mean of 1-cm lengths of both the right and the left carotid
arteries at 8 locations. A lifestyle survey was carried out using
a self-administered questionnaire including the frequency of fish
intake. There were 147 men in the fewer than 4 times per week
fish consumption group and 103men in the 4 or more times per week
group. The mean AveIMT was significantly higher in the low fish
consumption group than in the high fish consumption group (0.623
+/- 0.068 vs 0.605 +/- 0.065 mm, P = .03). After adjustment for
age, waist circumference, pack-years of smoking, alcohol consumption,
diabetes, and lipid-lowering medications, the significant difference
in the AveIMT between the 2 groups remained. However, after further
adjustment for low-density lipoprotein cholesterol, high-density
lipoprotein cholesterol, triglycerides, and C-reactive protein
in the model, the significant difference disappeared. Fish consumption
may be protective against early atherosclerosis in middle-aged
men, probably through its beneficial effects on inflammation.