Livelli
plasmatici di selenio e mortalità totale, cardiovascolare e per
tumori: una correlazione non lineare
Serum
selenium levels and all-cause, cancer, and cardiovascular mortality
among US adults.
Bleys J, Navas-Acien A, Guallar E.
Arch Intern Med. 2008 Feb 25;168(4):404-10.
Il
selenio è un oligoelemento essenziale importante nelle difese
dallo stress ossidativo ed è stato associato ad una ridotta
incidenza di tumori e di eventi cardiovascolari. Tuttavia, nonostante
il suo ruolo di elemento essenziale, può divenire tossico
anche per quantità di apporto dietetico o da integrazione
non particolarmente elevate, con una dose massima tollerabile di
400 µg al giorno. Infatti alti livelli serici di selenio sono
stati associati ad unaumentata incidenza di diabete e mortalità
totale.
In uno studio pubblicato sugli Archieves of Internal Medicine le
concentrazioni seriche di selenio sono state misurate in 14.000
soggetti, seguiti per 12 anni, e correlate con la mortalità
totale, per tumori e cardiovascolare. Nei soggetti del terzile con
tassi più elevati di selenio serico (>130 ng/dL) si è
osservata una riduzione del rischio di mortalità per tutte
le cause del 17%, e di mortalità per neoplasie del 31%, rispetto
al terzile con valori minori (<117 ng/dL). Livelli particolarmente
elevati (oltre 150 ng/mL) sono risultati associati tuttavia ad un
significativo aumento del rischio di mortalità totale.
E daltra parte noto che lapporto giornaliero di
selenio negli Stati Uniti è decisamente superiore a quello
raccomandato, e infatti la popolazione di adulti americani esaminata
presenta livelli medi di questo oligoelemento molto elevati, maggiori
di quelli europei: nella quasi totalità dei partecipanti
a questo studio sono stati riscontrati valori di selenio superiori
a 95 ng/mL, maggiori quindi dei 70-90 ng/mL ritenuti ottimali per
un efficiente attività enzimatica di difesa dallo stress
ossidativo. I risultati ottenuti in questa ricerca, se da un lato
confermano leffetto protettivo del selenio su mortalità
e cancro, almeno fino a valori serici di 130 ng/mL, dallaltro
suggeriscono che concentrazioni superiori non solo non apportano
un benefico aggiuntivo, ma possono al contrario essere dannose.
Lo studio, inoltre, non ha messo in luce nessun beneficio sullincidenza
di eventi cardiovascolari, probabilmente perché i valori
osservati in questa popolazione sono comunque maggiori di quelli
necessari per ridurre il rischio di aterosclerosi correlata ad un
eccessivo stress ossidativo.
BACKGROUND:
Selenium, an essential trace element involved in defense against
oxidative stress, may prevent cancer and cardiovascular disease.
We evaluated the association between selenium levels and all-cause
and cause-specific mortality in a representative sample of US
adults. METHODS: Serum selenium levels were measured in 13,887
adult participants in the Third National Health and Nutrition
Examination Survey. Study participants were recruited from 1988
to 1994 and followed up for mortality for up to 12 years. RESULTS:
The mean serum selenium level was 125.6 ng/mL. The multivariate
adjusted hazard ratios comparing the highest (> or = 130.39
ng/mL) with the lowest (< 117.31 ng/mL) serum selenium level
tertile were 0.83 (95% confidence interval [CI], 0.72-0.96) for
all-cause mortality, 0.69 (95% CI, 0.53-0.90) for cancer mortality,
and 0.94 (95% CI, 0.77-1.16) for cardiovascular mortality. However,
based on spline regression models, the association between serum
selenium levels and all-cause and cancer mortality was nonlinear,
with an inverse association at low selenium levels (<130 ng/mL)
and a modest increase in mortality at high selenium levels (>
150 ng/mL). There was no association between serum selenium levels
and cardiovascular mortality. CONCLUSIONS: In a representative
sample of the US population, we found a nonlinear association
between serum selenium levels and all-cause and cancer mortality.
Increasing serum selenium levels were associated with decreased
mortality up to 130 ng/mL. Our study, however, raises the concern
that higher serum selenium levels may be associated with increased
mortality.