Nonostante
sia opinione diffusa, anche tra i medici, che i cibi ad alto contenuto
di Colesterolo possano innalzare significativamente la colesterolemia,
aumentando così il rischio di malattie cardiovascolari, secondo
evidenze cliniche tale effetto, oltre ad essere estremamente variabile,
sarebbe spesso del tutto marginale.
Unéquipe di medici inglesi ha condotto, a tale proposito,
uno studio per determinare linfluenza del Colesterolo alimentare
sullefficacia di una dieta ipocalorica e ipocolesterolemizzante.
Due gruppi di circa 20 pazienti in sovrappeso hanno consumato per
tre mesi una dieta ipocalorica, povera in Grassi saturi e Carboidrati,
che differiva, nei due gruppi, unicamente per la presenza o meno
di due uova al giorno (circa 400mg/die di Colesterolo).
Dopo 3 mesi, si è osservata una perdita di peso di circa
di 3-4 Kg ed una riduzione del 7-8% della concentrazione plasmatica
di Colesterolo LDL, in modo simile nei soggetti di entrambi i gruppi:
un risultato che conferma la scarsa rilevanza del Colesterolo dietetico
nel determinare i livelli di Colesterolo plasmatico, soprattutto
nellambito di una dieta ipocalorica, il cui effetto sul calo
ponderale potrebbe controbilanciare un eventuale effetto negativo
del Colesterolo alimentare sulla colesterolemia. Lelevato
potere saziante delle uova potrebbe, tra laltro, favorire
laderenza del paziente alla dieta.
In conclusione la dimostrazione che lassunzione quotidiana
di uova, accompagnata da un regime dietetico controllato, non porta
ad un aumento delle concentrazioni plasmatiche di Colesterolo suggerisce
che anche cibi ricchi di Colesterolo, in quantità ragionevoli,
possono essere incorporati nelle diete ipocaloriche ed ipocolesterolemizzanti.
BACKGROUND:
Diets enriched with dietary cholesterol, frequently from eggs,
have been shown to produce a small but variable increase in plasma
low density lipoprotein (LDL) cholesterol. There is evidence to
suggest that energy-restricted diets, that may contain a relatively
high proportion of fat and cholesterol, can attenuate the cholesterol-raising
effect of dietary cholesterol on plasma LDL. AIM OF THE STUDY:
To determine the combined effects of increased dietary cholesterol
and weight loss produced by energy restriction on plasma LDL cholesterol
and lipoproteins. METHODS: A randomized, controlled, parallel
study was performed in two groups of free-living volunteers on
an energy-restricted diet for 12 weeks, one group was instructed
to consume two eggs a day (n = 24), the other, to exclude eggs
(n = 21). Dietary advice on energy restriction was based on the
British Heart Foundation guidelines on how to lose weight for
men and women. RESULTS: Energy intake fell by 25 and 29% in the
egg-fed and non-egg-fed groups, resulting in a moderate weight
loss of 3.4 kg (P < 0.05) and 4.4 kg (P < 0.05), respectively.
The daily intake of dietary cholesterol increased significantly
in the egg-fed group from 278 to 582 mg after 6 weeks. The concentration
of plasma LDL cholesterol decreased in the non-egg-fed groups
after 6 weeks (P < 0.01) and in the egg-fed and non-egg-fed
at 12 weeks relative to baseline. There were no other significant
changes in plasma lipoproteins or LDL particle size. CONCLUSIONS:
An increased intake of dietary cholesterol from two eggs a day,
does not increase total plasma or LDL cholesterol when accompanied
by moderate weight loss. These findings suggest that cholesterol-rich
foods should not be excluded from dietary advice to lose weight
on account of an unfavorable influence on plasma LDL cholesterol.