Effects
of pistachios on cardiovascular disease risk factors and potential mechanisms
of action: a dose-response study
Gebauer SK, West SG, Kay CD, Alaupovic P, Bagshaw
D, Kris-Etherton PM
Am J Clin Nutr. 2008 Sep;88(3):651-9
Diversi
studi di carattere epidemiologico e clinico hanno evidenziato gli
effetti cardioprotettivi di mandorle e noci. I pistacchi, meno studiati
da questo punto di vista, sono tuttavia particolarmente ricchi di
acidi Grassi insaturi, antiossidanti come il ?-tocoferolo e il ß-carotene
e, in particolare, sono più ricchi di fitosteroli rispetto
alle mandorle e alle noci.
In questo studio nutrizionale randomizzato sono stati valutati gli
effetti del consumo di pistacchi, aggiunti ad una dieta povera di
grassi, sulle concentrazioni plasmatiche di lipidi e apolipoproteine
e sullattività di due enzimi che partecipano al metabolismo
lipidico: la Colesterolo estere transferasi (CETP) coinvolta nel
metabolismo delle HDL e la stearoil-CoA desaturasi (SCD) Enzima
limitante la sintesi di acidi grassi monoinsaturi. Ventotto soggetti
hanno ricevuto, secondo un disegno sperimentale di tipo crossover,
tre dieta isocaloriche: una dieta di controllo contenente circa
il 25% di grassi (8% saturi, 9% mono e 5% polinsaturi), e due diete
con laggiunta di una e due porzioni di pistacchi rispettivamente
(circa 50-100 gr al giorno), corrispondenti al 10% e al 20% delle
calorie complessive, con una quota lipidica costituita prevalentemente
da acidi grassi mono e polinsaturi.
I risultati dello studio indicano che il consumo di due porzioni
di pistacchi al giorno riduce i livelli plasmatici di Colesterolo
totale, Colesterolo LDL, Colesterolo non HDL e apo B, mentre è
sufficiente il consumo di una sola porzione giornaliera di pistacchi
per ridurre i rapporti tra i livelli di Colesterolo totale, Colesterolo
LDL, Colesterolo non HDL e le concentrazioni di Colesterolo HDL,
tutti fattori di rischio cardiovascolare. Tali effetti sembrano
correlati ad una riduzione dellattività plasmatica
della SCD.
In conclusione il consumo di pistacchi, integrato in un regime dietetico
corretto, può migliorare significativamente il profilo lipidico
e del rischio cardiovascolare.
BACKGROUND:
Nut consumption lowers cardiovascular disease (CVD) risk. Studies
are lacking about the effects of pistachios, a nutrient-dense
nut, on CVD risk factors, dose-response relations, and lipid-lowering
mechanisms. OBJECTIVE: We evaluated the effects of 2 doses of
pistachios, added to a lower-fat diet, on lipids and lipoproteins,
apolipoprotein (apo)-defined lipoprotein subclasses, and plasma
fatty acids. To investigate the mechanisms of action, we measured
cholesteryl ester transfer protein and indexes of plasma stearoyl-CoA
desaturase activity (SCD). DESIGN: In a randomized crossover controlled-feeding
study, 28 individuals with LDL cholesterol > or = 2.86 mmol/L
consumed 3 isoenergetic diets for 4 wk each. Baseline measures
were assessed after 2 wk of a typical Western diet. The experimental
diets included a lower-fat control diet with no pistachios [25%
total fat; 8% saturated fatty acids (SFAs), 9% monounsaturated
fatty acids (MUFAs), and 5% polyunsaturated fatty acids (PUFAs)],
1 serving/d of a pistachio diet (1 PD; 10% of energy from pistachios;
30% total fat; 8% SFAs, 12% MUFAs, and 6% PUFAs), and 2 servings/d
of a pistachio diet (2 PD; 20% of energy from pistachios; 34%
total fat; 8% SFAs, 15% MUFAs, and 8% PUFAs). RESULTS: The 2 PD
decreased (P < 0.05 compared with the control diet) total cholesterol
(-8%), LDL cholesterol (-11.6%), non-HDL cholesterol (-11%), apo
B (-4%), apo B/apo A-I (-4%), and plasma SCD activity (-1%). The
1 PD and 2 PD, respectively, elicited a dose-dependent lowering
(P < 0.05) of total cholesterol/HDL cholesterol (-1% and -8%),
LDL cholesterol/HDL cholesterol (-3% and -11%), and non-HDL cholesterol/HDL
cholesterol (-2% and -10%). CONCLUSIONS: Inclusion of pistachios
in a healthy diet beneficially affects CVD risk factors in a dose-dependent
manner, which may reflect effects on SCD.