Ferdowsian HR, Barnard ND.
Am J Cardiol. 2009 Oct 1;104(7):947-56.
Gli
studi osservazionali indicano che la dieta vegetariana è
associata a valori di colesterolo LDL più bassi e conseguentemente
ad un ridotto rischio cardiovascolare. Daltra parte le linee
guida internazionali per il controllo della colesterolemia suggeriscono,
come primo intervento, una modificazione delle abitudini dietetiche
che comprenda, oltre al ridotto consumo di grassi e soprattutto
di grassi saturi, lassunzione di steroli di origine vegetale,
fibre, proteine della soia e noci.
In questo studio sono stati esaminati i risultati di 27 studi (13
osservazionali e 14 trials randomizzati), selezionati tra i 165
pubblicati in letteratura, che hanno valutato gli effetti sul profilo
lipidico di quattro diverse diete vegetariane: una vegana, che esclude
qualsiasi alimento di origine animale, una latto-ovo-vegetariana,
che consente il consumo di uova e latticini, una latto-ovo-vegetariana
che permette in aggiunta quantità limitate di carne magra
ed infine una vegetariana o vegana integrata con noci, soia e fibre.
Secondo i risultati degli studi osservazionali i soggetti a dieta
vegetariana vanno incontro ad un ridotto aumento della colesterolemia
con letà rispetto ai controlli, mentre i risultati
degli studi di intervento indicano che una dieta tipicamente vegetariana
o vegana associata al consumo di noci, proteine della soia e fibre
è più efficace nella riduzione del colesterolo LDL
(- 35%), della sola dieta vegetariana o vegana.
Queste osservazioni confermano che lintegrazione di una dieta
vegetariana con gli alimenti suggeriti dalle linee guida (noci,
proteine della soia e fibre) può essere particolarmente efficace
nella riduzione della colesterolemia LDL.
Dyslipidemia
is a primary risk factor for cardiovascular disease, peripheral
vascular disease, and stroke. Current guidelines recommend diet
as first-line therapy for patients with elevated plasma cholesterol
concentrations. However, what constitutes an optimal dietary regimen
remains a matter of controversy. Large prospective trials have
demonstrated that populations following plant-based diets, particularly
vegetarian and vegan diets, are at lower risk for ischemic heart
disease mortality. The investigators therefore reviewed the published
scientific research to determine the effectiveness of plant-based
diets in modifying plasma lipid concentrations. Twenty-seven randomized
controlled and observational trials were included. Of the 4 types
of plant-based diets considered, interventions testing a combination
diet (a vegetarian or vegan diet combined with nuts, soy, and/or
fiber) demonstrated the greatest effects (up to 35% plasma low-density
lipoprotein cholesterol reduction), followed by vegan and ovolactovegetarian
diets. Interventions allowing small amounts of lean meat demonstrated
less dramatic reductions in total cholesterol and low-density
lipoprotein levels. In conclusion, plant-based dietary interventions
are effective in lowering plasma cholesterol concentrations.