EPIDEMIOLOGICAL EVIDENCE OF INCREASED BONE MINERAL DENSITY IN HABITUAL TEA DRINKERS

Wu CH, Yang YC, Yao WJ, Lu FH, Wu JS, Chang CJ
Arch Intern Med 2002; 162: 1001-1006

AUMENTO DELLA DENSITÀ MINERALE OSSEA IN CONSUMATORI ABITUALI DI TÈ

Riassunto

Background:
è stato ipotizzato che la densità minerale ossea (BMD) possa essere influenzata da composti quali la caffeina, i fitoestrogeni, il fluoro, e molti composti che sono contenuti negli estratti di tè. Pertanto, lo studio della relazione tra consumo di tè e la BDM rappresenta un interessante argomento di ricerca.
Metodi: nel presente studio sono stati arruolati 497 uomini e 540 donne, di 30 anni e oltre. Tutti i soggetti sono stati interrogati sulle loro abitudini relative al consumo di tè e su altre caratteristiche dello stile di vita con l'ausilio di un questionario strutturato. Per misurare il BDM corporeo totale, della colonna lombare (L1-L4), del collo dell'anca e della regione del triangolo di Ward, è stato impiegata una tecnica di assorbimetria a raggi X a doppia energia (dual-energy X-ray).
Risultati: 502 pazienti (48,4%) erano abituali consumatori di tè, con una durata media di consumo pari a 10 anni circa. Rispetto ai consumatori di tè non abituali, coloro che erano consumatori abituali da 6 a 10 anni mostravano una BDM della colonna lombare più elevata; i consumatori abituali da più di 10 anni mostravano una BDM più elevata in tutte le regioni misurate. Con modelli di analisi di regressione multipla a più step, il sesso, l'età, l'indice di massa corporeo, l'attività fisica totale e le abitudini di consumo di tè erano le variabili più significative nel determinare la BDM in differenti regioni scheletriche. Riguardo alle caratteristiche relative alle abitudini di consumo di tè, la durata di consumi stessi rappresentava l'unica determinante indipendente dell'indice di massa corporea (BMD).
Conclusioni: il consumo abituale di tè, soprattutto oltre i 10 anni, presenta effetti benefici significativi sulla BDM corporea totale, della colonna lombare, delle regioni dell'anca.


Commento

Il lavoro ha esaminato la correlazione tra consumo di tè e rischio di osteoporosi in una popolazione cinese di circa 1.000 soggetti, di ambo i sessi, per il 50% abituali consumatori di tè da circa 10 anni. E' noto che il tè contiene oltre 4.000 sostanze che possono influenzare il nostro organismo in diversi modi (sono stati documentati effetti su cancro, malattia cardiovascolare, aterosclerosi).
Il razionale del presente studio è costituito dalla conoscenza del fatto che il tè contiene sostanze con effetti potenzialmente favorevoli (fitoestrogeni) e sfavorevoli (caffeina) sulla densità minerale ossea ed ha il pregio di aver tenuto conto di fattori (fumo, età, attività fisica…) che avrebbero potuto confondere i risultati.
Emerge la conclusione che il tè (verde, nero ed oolong), che rappresenta la bevanda più comunemente consumata nel mondo dopo l'acqua, ha un effetto favorevole sulla massa ossea, in diversi distretti, e che questo effetto è proporzionale alla durata del consumo del tè, più che alla quantità giornaliera assunta. Inoltre, questo lavoro evidenzia come i fattori legati allo stile di vita nel loro insieme possano spiegare solo parzialmente differenze nell'indice di massa corporea (BMD) (es.: attività fisica aumenta, mentre menopausa diminuisce il BDM). Molti fattori non noti, anche di origine genetica, possono infatti contribuire a spiegare tali differenze.

Fonte: ALIMENTAZIONE & PREVENZIONE 2002; 2(4)