VITAMIN C IS ASSOCIATED WITH REDUCED RISK OF CATARACT IN A MEDITERRANEAN POPULATION

Valero MP, Fletcher AE, De Stavola BL, Vioque J, Alepuz VC.
J Nutr 2002 Jun;132(6):1299-306

L'ASSUNZIONE DI VITAMINA C È ASSOCIATO AD UN RIDOTTO RISCHIO DI CATARATTA IN UNA POPOLAZIONE MEDITERRANEA

Riassunto

La cataratta rappresenta un importante problema della vista tra le persone anziane, ed un sostanziale costo per la salute pubblica in molti stati. La maggior parte degli studi che hanno analizzato i fattori di rischio per la cataratta sono stati condotti negli Stati Uniti, ed esistono poche informazioni riguardo al ruolo di fattori dietetici sul rischio di incorrere in questa patologia nella popolazione europea. E' stato condotto uno studio caso-controllo per valutare l'associazione tra l'assunzione di sostanze antiossidanti (vitamina C, E, A, ß-carotene, a-carotene, ß-criptoxantina, licopene, zeaxantina e luteina) e minerali (zinco e selenio) ed il rischio di cataratta in una popolazione mediterranea. Da una clinica oftalmologica ambulatoriale di Valenza (Spagna) sono stati selezionati 343 casi di cataratta e 334 controlli equiparati per età e sesso, di età compresa tra i 55 ed i 74 anni. I partecipanti sono stati intervistati riguardo alle loro abitudini alimentari tramite un questionario sulla dieta, e sono state raccolte altre informazioni riguardanti fumo, consumo di alcool e livello di istruzione. Campioni di sangue sono stati analizzati con analisi colorimetrica per la valutazione della vitamina C e con HLPC in fase inversa per la valutazione di altri antiossidanti.
Livelli plasmatici di vitamina C superiori a 49 µmol/L sono stati associati ad una riduzione del 64% della probabilità di cataratta (p<0,0001). L'assunzione con la dieta di vitamina C, E e di selenio è stata invece associata solo marginalmente ad una diminuita probabilità di cataratta (p=0,09, p=0,09, p=0,07, rispettivamente), mentre livelli moderatamente elevati di licopene (> 0,30µmol/L) sono stati associati ad un aumento del 46% della probabilità di cataratta (p=0,04). I presenti risultati suggeriscono l'esistenza di un ruolo protettivo della vitamina C sul cristallino, dal momento che quest'effetto è stato osservato in una popolazione con un elevato apporto di vitamina C.

Commento

Nonostante esista un consenso generale riguardo al fatto che bassi livelli di antiossidanti si associno ad un aumentato rischio di cataratta, non vi sono risultati riguardo al possibile effetto benefico di singoli antiossidanti o di supplementazioni con tali composti per prevenire tale condizione patologica. Questo studio, condotto secondo la metodica definita caso-controllo (che prevede la selezione di soggetti con o senza la condizione o la malattia di interesse, e la ricerca delle differenze tra i due gruppi) mostra che un'elevata concentrazione plasmatica di vitamina C riduce di circa 2/3 la probabilità di incorrere in una cataratta. Modeste protezioni sono associate anche alla presenza di elevate concentrazioni di vitamina E o Selenio, mentre il licopene (il principale antiossidante presente nel pomodoro) aumenterebbe tale rischio del 50% circa. E' interessante sottolineare che i livelli di assunzione alimentare di tali vitamine si associano con minore significatività statistica, e minore "forza", alla riduzione del rischio: ciò suggerisce che variazioni personali, per esempio nell'assorbimento, nel metabolismo o nella eliminazione di queste vitamine, giochino un ruolo importante nella loro efficacia protettiva verso la cataratta.
E' anche importante sottolineare che lo studio è stato condotto in una popolazione mediterranea, nella quale l'apporto di vitamine di origine vegetale è in genere elevato. Ciò indica che, anche in un simile contesto, ulteriori aumenti del consumo di questi alimenti, se incrementano i livelli plasmatici in modo efficace, possono svolgere effetti protettivi sul rischio di questa comune ma importante patologia.

Fonte: ALIMENTAZIONE & PREVENZIONE 2002; 2(4)