ESTROGEN PLUS PROGESTIN AND THE INCIDENCE OF DEMENTIA AND MILD COGNITIVE IMPAIRMENT IN POST MENOPAUSAL WOMEN. THE WOMEN'S HEALTH INITIATIVE MEMORY STUDY: A RANDOMIZED CONTROLLED TRIAL
Shumaker
SA, Legault C, Thal L, Wallace RB, Ockene JK, Hendrix SL, Jones BN 3rd,
Assaf AR, Jackson RD, Kotchen JM, Wassertheil-Smoller S, Wactawski-Wende
J; WHIMS Investigators CONTEXT:
Postmenopausal women have a greater risk than men of developing Alzheimer
disease, but studies of the effects of estrogen therapy on Alzheimer disease
have been inconsistent. On July 8, 2002, the study drugs, estrogen plus
progestin, in the Women's Health Initiative (WHI) trial were discontinued
because of certain increased health risks in women receiving combined
hormone therapy. |
EFFECT OF ESTROGEN PLUS PROGESTIN ON GLOBAL COGNITIVE FUNCTION IN POSTMENOPAUSAL WOMEN. THE WOMEN'S HEALTH INITIATIVE MEMORY STUDY: A RANDOMIZED CONTROLLED TRIAL
Rapp
SR, Espeland MA, Shumaker SA, Henderson VW, Brunner RL, Manson JE, Gass
ML, Stefanick ML, Lane DS, Hays J, Johnson KC, Coker LH, Dailey M, Bowen
D; WHIMS Investigators. CONTEXT:
Observational studies have suggested that postmenopausal hormone treatment
may improve cognitive function, but data from randomized clinical trials
have been sparse and inconclusive. The Women's Health Initiative Memory
Study (WHIMS) is an ancillary study of the Women's Health Initiative (WHI)
hormone therapy trials. On July 8, 2002, the estrogen plus progestin therapy
in the WHI trial was discontinued because of certain increased health
risks for women. |
EFFECT OF ESTROGEN PLUS PROGESTIN ON STROKE IN POSTMENOPAUSAL WOMEN. THE WOMEN'S HEALTH INITIATIVE: A RANDOMIZED TRIAL
Wassertheil-Smoller
S, Hendrix SL, Limacher M, Heiss G, Kooperberg C, Baird A, Kotchen T,
Curb JD, Black H, Rossouw JE, Aragaki A, Safford M, Stein E, Laowattana
S, Mysiw WJ; WHI Investigators. CONTEXT:
The Women's Health Initiative (WHI) trial of estrogen plus progestin was
stopped early because of adverse effects, including an increased risk
of stroke in the estrogen plus progestin group. |
COMMENTO:
Il
Women's Health Initiative Study (WHI) continua a fornire informazioni
negative sulla terapia estro-progestinica nelle donne in menopausa. Come
si sa, lo studio è stato interrotto prematuramente perché
la terapia ormonale sostitutiva aveva dimostrato di essere associata ad
un aumento del rischio di malattie cardiache, ictus cerebrali, tromboembolismo
venoso e tumore invasivo della mammella. Uno dei sottoprogetti dello studio
era indirizzato alla valutazione dell'effetto della terapia ormonale sulla
demenza e sulla funzione cognitiva nelle donne di età superiore
ai 65 anni. Per la demenza, l'ipotesi di un effetto protettivo della terapia
sostitutiva era basata su una serie di dati epidemiologici, in particolare,
sull'elevato rischio delle donne in menopausa di sviluppare una Malattia
di Alzheimer, e sugli effetti protettivi che gli estrogeni sembrano avere
sul sistema nervoso (promozione dell'attività colinergica, riduzione
della perdita neuronale, stimolo della crescita assonale e della formazione
di spine dendritiche ecc.). A sostegno, la letteratura forniva una nutrita
serie di studi osservazionali, riassunti in due recenti metanalisi, che
suggerivano un effetto protettivo degli estrogeni nei confronti della
demenza di Alzheimer. Vi erano dunque buoni elementi per sostenere che
una terapia sostitutiva protratta potesse influire positivamente sull'incidenza
della demenza nelle donne in menopausa. Meno forti erano i dati a supporto
dell'ipotesi che la terapia sostitutiva potesse influire sul declino cognitivo,
o per lo meno, i dati degli studi osservazionali e di intervento in favore
degli estrogeni erano piuttosto inconsistenti. I risultati di questi due
sottoprogetti del WHI sono quanto mai deludenti e, almeno per quanto riguarda
l'incidenza della demenza, sono addirittura in contrasto con l'ipotesi
iniziale. La terapia con estrogeni e progestinici ha infatti aumentato
il rischio relativo di demenza del 34% e non ha avuto alcun effetto positivo
sul declino cognitivo. Anzi, nelle donne del gruppo di trattamento è
stato rilevato un modesto aumento del rischio di un significativo peggioramento
della funzione cognitiva. In termini numerici è comunque poca cosa.
Al di là della significatività statistica, l'aumento del
rischio di demenza interesserebbe solo 23 donne su 10.000 per anno di
trattamento. Quello che più colpisce è la negazione dell'ipotesi
iniziale che sembrava ben supportata. Del resto, anche l'ipotesi di un
effetto favorevole della terapia sostitutiva della menopausa sulla morbilità
cardiovascolare era suffragata da importanti dati, ma HERS (JAMA 2002;288:49-57),
ESPRIT (Lancet 2002;360:2001-2008), lo stesso WHI (JAMA 2002;288:321-333)
l'hanno clamorosamente negata. Un'altra dura botta alla terapia sostitutiva
viene anche da uno studio osservazionale danese, recentemente pubblicato
sul British Medical Journal (numero del 22 febbraio 2003). In questo studio
la terapia sostitutiva non ha avuto alcun effetto protettivo sulla malattia
coronarica. Anzi, nelle donne diabetiche, si associava ad un eccesso di
mortalità. Per la terapia sostitutiva della menopausa con estrogeni
e progestinici sembra che la storia sia finita. La sua supposta azione
protettiva nei confronti della malattia aterosclerotica è miseramente
naufragata con la dimostrazione di un effetto o nullo o negativo sugli
end points cardiaci e cerebrovascolari (come riconfermato proprio da una
rivisitazione specifica dei risultati del WHI) ed è possibile che
proprio un'azione negativa sul sistema arterioso cerebrale sia alla base
dell'assenza di protezione nei confronti della demenza e del declino della
funzione cognitiva. Ma questa è solo un'ipotesi. Il WHI e gli altri
studi di intervento hanno messo una pietra tombale sulla terapia con estrogeni
e progestinici nella menopausa? Forse sì. Orami sono in molti a
ritenere che gli estrogeni ed i progestinici debbano essere usati solo
per il controllo dei sintomi della menopausa, a dosi basse e per un periodo
di tempo limitato. |