UPREGULATION
OF THE CD40/CD40 LIGAND DYAD AND PLATELET-MONOCYTE AGGREGATION IN CIGARETTE
SMOKERS
Harding S.A, Sarma
J, Newby D.E. et al.
Circulation 2004, 109:1926-1929
RIASSUNTO:
CONTESTO
Il fumo è un potente fattore di rischio cardiovascolare e risulta
associato a risposte proinfiammatorie e protrombotiche. Il complesso recettore-ligando
CD40-CD40 (CD40L) e l'aggregazione piastrina-monocita mediano una serie
di processi proinfiammatori e protrombotici determinanti nell'aterotrombosi.
Partendo da questo concetto i ricercatori hanno cercato di capire se l'espressione
di CD40L e l'aggregazione piastrina-monocita potessero risultare alterati
nei soggetti fumatori.
METODI E RISULTATI 25 soggetti fumatori e 25 non fumatori (gruppo
controllo) sono stati confrontati sulla base dei livelli di: proteina
C-reattiva, CD40L solubile (sCD40L), espressione di CD40L sulla superficie
di piastrine e di cellule T, espressione di CD40 sulla superficie di monociti
e complessi piastrine-monociti. I fumatori presentavano livelli serici
aumentati di proteina C-reattiva (2,47±2,60 vs 0,94±0,96
mg/L, p=0,008) e di sCD40L (0,8±1,09 vs 0,37±0,21 ng/mL,
p=0,07). Risultavano più elevati anche l'espressione di superficie
del recettore CD40 dei monociti (45,9±7,7% vs 39,9±6,5%,
p=0,006), del CD40L sulle piastrine (2,9±1,0% vs 2,3±0,6%,
p=0,03) e i complessi piastrina-monocita (26,6±10,9% vs 19,7±8,6%,
p=0,02). Le concentrazioni plasmatiche di cotonina erano correlate all'espressione
di CD40 sui monociti, di CD40L sulle piastrine e ai complessi pistrina-monocita.
CONCLUSIONI Nei fumatori è presente una up-regulation dei
sistemi CD40-CD40L e piastrina-monocita, che potrebbe rendere conto delle
conseguenze aterotrombotiche del fumo, uno dei maggiori fattori di rischio
cardiovascolare.
COMMENTO:
L'infiammazione gioca un ruolo centrale nella patogenesi dell'aterosclerosi
e delle sue complicanze. Sebbene l'abitudine al fumo sia stata associata
ad innalzamenti dei livelli plasmatici di numerosi marker infiammatori,
i meccanismi biologici che legano fumo ed aterosclerosi sono complessi
e non ancora chiariti in modo definitivo. Il ligando CD40 (CD40L) e il
suo recettore CD40 vengono espressi nelle lesioni aterosclerotiche umane
e nelle cellule associate all'ateroma, incluse le cellule endoteliali,
le cellule della muscolatura liscia, i fagociti mononucleati e le piastrine.
La formazione del complesso CD40-CD40L media una serie di effetti proinfiammatori,
tra questi l'espressione di citochine, chemochine, molecole di adesione,
metalloproteinasi di matrice e fattori di crescita. Queste attività
risultano cruciali nel processo di eterogenesi e promuovono l'instabilità
della placca. Infatti in studi su topi ipercolesterolemici si è
osservato come la scissione del complesso CD40-CD40L ritardi l'inizio
e la progressione delle lesioni aterosclerotiche.
CD40L induce l'espressione del fattore tessutale sulle cellule endoteliali
e sui monociti e contiene una sequenza aminoacidica che le permette di
legare la glicoproteina IIb/IIIa e le piastrine attivate e di stabilizzare
i trombi arteriosi. Possiede inoltre la capacità di mediare le
attività proinfiammatoria e protrombotica all'interno dei vasi;
di conseguenza un aumento dei valori plasmatici di CD40L risulta associato
ad un maggior rischio di eventi cardiovascolari sia in donne sane che
in soggetti con sindrome coronarica acuta.
In questo lavoro i complessi CD40-CD40L e piastrina-monocita sono stati
studiati nell'ambito di un gruppo di soggetti fumatori, per cercare di
spiegare la correlazione esistenete tra fumo ed aterosclerosi. I fumatori
(n=25 di cui 15 uomini, di età media 35±8 anni) sono stati
confrontati con un gruppo controllo non fumatori con caratteristiche al
basale simili (n=25, 15 uomini, età media 35±8 anni). Dai
dati è emerso che il fumo di sigaretta è correlato ad una
up-regulation dei complessi CD40-CD40L e piastrina-monocita. Inoltre l'espressione
di superficie di CD40 sui monociti e di CD40L sulle piastrine sembra essere
associato all'assunzione di nicotina. Infatti l'espressione di CD40 sui
monociti e di CD40L sulle piastrine risultano correlate positivamente
con i livelli serici di cotonina (un metabolica della nicotina) e con
il numero di sigarette fumate.
Il complesso piastrina-monocita non è soltanto una misura sensibile
dell'attivazione piastrinica, ma presenta anche importanti conseguenze
proinfiammatorie e protrombotiche che contribuiscono alla patogenesi dell'aterosclerosi;
ad esempio agisce positivamente sull'attivatore trascrizionale NF-?B che
regola l'espressione del gene che codifica per il CD40. ciò ha
permesso di ipotizzare che l'adesione piastrina-monocita possa anche indurre
l'espressione di CD40 sui monociti.
Un limite di questo studio è rappresentato dall'aver considerato
l'effetto del fumo cronico in una popolazione sana selezionata. Infatti
i soggetti con altri fattori di rischio per eventi cardiovascolari sono
stati esclusi dallo studio proprio per minimizzare i possibili effetti
confondenti. I ricercatori hanno dimostrato l'esistenza di una up-regulation
di questi ultimi per opera del fumo di sigaretta ed hanno proposto che
tale azione possa contribuire alla promozione dell'aterogenesi e allo
sviluppo di eventi avversi cardiovascolari.
Alberico L. Catapano e Alessandra Bertelli, Dipartimento di Scienze Farmacologiche,
Università degli Studi di Milano
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