I LIVELLI DI OMOCISTEINA RAPPRESENTANO UN FATTORE DI RISCHIO PER IL RISCHIO DI FRATTURE OSTEOPOROTICHE

HOMOCYSTEINE LEVELS AND THE RISK OF OSTEOPOROTIC FRACTURE
van Meurs JBJ, Dhonukshe-Rutten RAM, Saskia MF et al.
N Engl J Med. 2004; 350:2033-2041


RIASSUNTO
CONTESTO Livelli plasmatici molto alti di omocisteina sono una caratteristica dell'omocistinuria, una rara malattia autosomica recessiva, alla quale si accompagna l'insorgenza precoce di osteoporosi generalizzata. Gli autori hanno ipotizzato quindi che livelli moderatamente elevati di omocisteina potrebbero essere correlati alle fratture osteoporotiche collegate all'età.
METODI Gli autori hanno studiato l'associazione fra livelli di omocisteina circolante e il rischio di frattura osteoporotica incidente in 2406 soggetti, di età uguale o superiore a 55 anni, che partecipavano a due differenti studi prospettici di popolazione. Nell'ambito del Rotterdam Study c'erano due coorti indipendenti: 562 soggetti erano inclusi nella coorte 1, con un periodo medio di follow-up di 8,1 anni; 553 nella coorte 2, con un periodo medio di follow-up di 5,7 anni. Nel Longitudinal Aging Study Amsterdam c'era una sola coorte di 1291 soggetti, con un periodo medio di follow-up di 2,7 anni. Per l'analisi statistica del rischio di frattura è stato utilizzato il modello di Cox, corretto per età, sesso, indice di massa corporea e altre variabili che potrebbero essere associate al rischio di frattura o ai livelli aumentati di omocisteina.
RISULTATI Durante un follow-up di 11,253 anni-persona, si sono verificate fratture osteoporotiche in 191 soggetti. Il rischio relativo complessivo di frattura era 1,4 (Intervallo di Confidenza [IC] al 95% 1,2-1,6) per ogni aumento di 1 deviazione standard del livello di omocisteina. Il rischio era simile in tutte le tre coorti studiate e nei due sessi. Un livello di omocisteina nel quartile età-specifico più alto era associato ad un aumento del rischio di frattura di un fattore di 1,9 (IC 95% 1,4-2,6). Le associazioni fra livelli di omocisteina e rischio di frattura sembravano essere indipendenti dalla densità minerale ossea e da altri potenziali fattori di rischio per fratture.
CONCLUSIONI Un livello aumentato di omocisteina sembra rappresentare un importante fattore di rischio indipendente per le fratture osteoporotiche negli uomini e nelle donne anziani.


Servizio di Epidemiologia e Farmacologia Preventiva, Dipartimento di Scienze Farmacologiche, Università degli Studi di Milano