PRINCIPLES
FOR NATIONAL AND REGIONAL GUIDELINES ON CARDIOVASCULAR DISEASE PREVENTION:
A SCIENTIFIC STATEMENT FROM THE WORLD HEART AND STROKE FORUM
Smith SC, Jackson R, Pearson TA, et al.
Circulation 2004; 109:3112-3121
E' stato pubblicato sulla rivista Circulation del 29 giugno 2004
uno statement scientifico diffuso dalla World Heart and Stroke Forum
Guidelines Task Force della World Heart Federation che dovrebbe
rappresentare una guida orientativa per i paesi di tutto il mondo per
aiutarli ad affrontare l'ondata crescente di malattie cardiovascolari
(CVD).
Attualmente, quasi l'80% dei decessi dovuti a CVD si verifica nei paesi
in via di sviluppo: è indispensabile che tutto il sapere e la scienza
lavorino in modo utile per quei paesi dove l'epidemia è in aumento.
L'intenzione non è di applicare in tutto il mondo linee-guida che
sono utilizzate negli Stati Uniti o in Europa, ma produrre concetti generale
su cui basare nuove linee-guida adeguate ai paesi in via di sviluppo,
in modo che essi abbiano la possibilità di selezionare strategie
appropriate e applicabili alle loro realtà.
Sebbene i fattori di rischio cardiovascolare siano simili in tutti i paesi,
variano il loro contributo relativo e le fonti sociali e finanziarie impiegate,
così come diverse sono le responsabilità dei medici curanti,
dei governi e delle società nella prevenzione della malattia. Ogni
paese dovrebbe cercare di implementare linee-guida cliniche nazionali
per i soggetti ad alto rischio e attribuire uguale importanza allo sviluppo
di strategie di prevenzione per la popolazione a basso rischio.
Fino a poco tempo fa, molti paesi in via di sviluppo lottavano per lo
più con la malattia cardiovascolare correlata a malattie infettive,
come la sindrome di Chagas e la febbre reumatica. Attualmente, dopo variazioni
dell'alimentazione e dello stile di vita, si evidenziano in questi paesi
sempre più malattie aterosclerotiche e aterotrombotiche.
Il nuovo documento riassume 10 approcci strategici per lo sviluppo di
linee-guida cliniche nazionali per ogni paese:
1. I governi, le società nazionali e le fondazioni dovrebbero
contribuire allo sviluppo clinico e all'implementazione di linee-guida
per la salute pubblica focalizzati alla prevenzione delle CVD attraverso
il controllo dei fattori di rischio.
2. Le linee-guida basate sull'evidenza dovrebbero prevedere opinioni
professionali sulla traslazione di queste evidenze in cure efficaci ed
efficienti volte a tutte le aree di rischio cardiovascolare.
3. La determinazione del rischio totale di CVD dovrebbe basarsi
su dati epidemiologici relativi ai fattori di rischio appropriati alla
popolazione a cui viene applicata.
4. Le direttive politiche e le linee-guida dovrebbero enfatizzare
un approccio globale al rischio per la prevenzione di CVD.
5. L'intensità degli interventi dovrebbe essere in funzione
del rischio totale di CVD, con una soglia di trattamento più bassa
per i pazienti a rischio più elevato.
6. Le società/fondazioni cardiovascolari nazionali dovrebbero
promuovere la raccolta routinaria di dati statistici prospettici nazionali
sulle cause e gli esiti di CVD per l'utilizzo nello sviluppo di politiche
nazionali.
7. Le società professionali nazionali dovrebbero informare
i politici sui livelli dei fattori di rischio e sulle terapie farmacologiche
per la prevenzione di CVD che sono culturalmente e finanziariamente appropriate
per la loro nazione e chiedere al governo di includere la prevenzione
di CVD nella legislazione se rilevante.
8. Le società/fondazioni professionali nazionali dovrebbero
favorire la prevenzione di CVD attraverso l'educazione ed i programmi
di aggiornamento per i professionisti della salute.
9. Le società professionali nazionali dovrebbero valutare
il raggiungimento dei target di stile di vita, fattori di rischio e terapeutici
definiti dalle linee-guida nazionali.
10. I professionisti della salute dovrebbero includere la prevenzione
di CVD come parte integrante della loro pratica clinica quotidiana.
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