LOWER IS BETTER? LE PIÙ RECENTI EVIDENZE
PTA Prevenzione & Terapia dell'Aterosclerosi
Volume 3 - numero 2 - 2006

Possono essere considerate sufficienti per orientare gli atteggiamenti clinici le evidenze scientifiche che si vanno accumulando a favore di un controllo aggressivo della colesterolemia in prevenzionecardiovascolare, nell’ottica sintetizzata nel concetto, ormai molto popolare, del “lower is better”? Ed è eventualmente generalizzata l’opportunità di “spingere al massimo” nella riduzione di questo fattore di rischio (e specificamente della sua frazione più aterogena, quella veicolata dalle Lipoproteine a bassa densità o LDL) o tale opportunità va invece correlata a specifiche caratteristiche del paziente, e riservata quindi a casi ben definiti? A questi quesiti, che rappresentano per certi versi la naturale evoluzione delle conoscenze relative alla correlazione tra colesterolemia e rischio cardiovascolare, forniscono risposte pertinenti alcuni recenti trials di intervento controllati; evidenze circostanziali di rilievo ed interesse vengono anche da studi di carattere osservazionale e da alcune considerazioni di natura biochimica e di fisiologia delle lipoproteine plasmatiche e delle loro interazioni recettoriali. Il complesso di questi dati verrà esaminato in questo articolo, anche con l’obiettivo di fornire indicazioni sul tema attuabili nella pratica clinica quotidiana. [...]

Lower is better? Le più recenti evidenze

Andrea Poli - Dipartimento di Scienze Farmacologiche, Università degli Studi di Milano