LA TERAPIA IPOLIPEMIZZANTE NEL SOGGETTO AFFETTO DA SINDROME METABOLICA
PTA Prevenzione & Terapia dell'Aterosclerosi

Sindrome metabolica, o Sindrome da insulino-resistenza, definisce la presenza concomitante, o “clustering”, di peculiari alterazioni metaboliche associate con un aumentato rischio di malattia cardiovascolare precoce (CAD) (1). Tali alterazioni metaboliche includono l’obesità viscerale (intraaddominale), l’insulino-resistenza, la dislipidemia, l’ipertensione arteriosa, alterazioni della coagulazione, dei markers di infiammazione (PCR, IL6 ecc.), e frequentemente, l’iperuricemia. La resistenza all’azione dell’insulina appare giocare un ruolo centrale nell’insorgenza delle alterazioni clinico-bioumorali tipiche della sindrome metabolica ed in particolare nella fisiopatologia della dislipidemia associata a condizioni di insulino-resistenza: la sindrome metabolica, il diabete mellito di tipo 2 e l’iperlipidemia familiare combinata dove pure l’insulino-resistenza appare giocare un ruolo rilevante (2). La dislipidemia che tipicamente si associa all’insulino-resistenza è caratterizzata da:
1) aumento della concentrazione plasmatica di trigliceridi (TG), conseguenza soprattutto dell’aumento
delle lipoproteine a bassissima densità (VLDL);
2) presenza di lipoproteine a bassa densità (LDL) in prevalenza più piccole e dense del normale, marcatamente aterogene;
3) bassi livelli di colesterolo nelle lipoproteine ad elevata densità (HDL) e, talora, una aumento dei valori plasmatici di apolipoproteina B (Figura 1).
Questo fenotipo lipidico viene sovente definito dai colleghi anglosassoni Profilo Lipidico Aterogeno o ALP, comunemente definito anche come dislipidemia aterogena. L’aumento del colesterolo totale ed LDL, benché talora presente, non è una caratteristica comune né tipica del fenotipo lipidico proprio dell’insulino-resistenza. Nei paragrafi seguenti verranno presi in considerazione i diversi approcci terapeutici, farmacologici e comportamentali (stile di vita), atti a ridurre il rischio cardiovascolare associato alla sindrome metabolica attraverso la correzione della dislipidemia tipica della sindrome stessa.
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La terapia ipolipemizzante nel soggetto affetto da Sindrome Metabolica

Alberto Zambon Clinica Medica 1, Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Università degli Studi di Padova